Dobson per alta risoluzione - Seconda parte
di Andrea Vanoni
In questa seconda parte vorrei portare la mia esperienza con il mio strumento COMMERCIALE un ORION XX16g GOTO, evidenziandone pregi e difetti.
A causa di una informazione non sempre corretta, quando ho iniziato a pensare alla soluzione Dobson per forza di cose mi sono dovuto informare bene riguardo costi ma sopratutto efficienza della motorizzazione. Non disponendo di una somma esagerata sono quindi andato ad indagare nel settore dei dobson commerciali concentrandomi sulle due aziende che producono un modello molto simile: La Skywatcher e la Orion.
Entrambe utilizzano la medesima tecnologia e i medesimi specchi ma come detto nella prima parte, alcuni modelli Skywatcher vengono ancora commercializzati con la precedente motorizzazione basata su due piccoli motori che non hanno la possibilità di regolazione delle frizioni esternamente. Si è quindi obbligati a smontare il carter per poter eventualmente porre delle correzioni.
A causa di una informazione non sempre corretta, quando ho iniziato a pensare alla soluzione Dobson per forza di cose mi sono dovuto informare bene riguardo costi ma sopratutto efficienza della motorizzazione. Non disponendo di una somma esagerata sono quindi andato ad indagare nel settore dei dobson commerciali concentrandomi sulle due aziende che producono un modello molto simile: La Skywatcher e la Orion.
Entrambe utilizzano la medesima tecnologia e i medesimi specchi ma come detto nella prima parte, alcuni modelli Skywatcher vengono ancora commercializzati con la precedente motorizzazione basata su due piccoli motori che non hanno la possibilità di regolazione delle frizioni esternamente. Si è quindi obbligati a smontare il carter per poter eventualmente porre delle correzioni.
Ho appreso da colleghi che hanno utilizzato sia la versione AUTOTRACKING, sia la versione GOTO PRIMA GENERAZIONE come questi motori siano decisamente sottodimensionati per un utilizzo in alta risoluzione, mentre risultano ancora buoni per l'uso visuale. Le frizioni hanno il problema dello slittamento e non risultano adeguate per sostenere un peso importante come quello del 14" e del 16".
Questo quindi mi poneva un limite di utilizzo, poichè il tempo che si perde a continuare a dare correzioni si traduce in una qualità inferiore dell'immagine.
Ho quindi appreso come la ORION (e successivamente anche la Skywatcher ma questo è passato quasi inosservato) abbiano optato verso motori decisamente più importanti provvisti di frizioni esterne come nella serie CELESTRON CPC. Questi motori li chiameremo di SECONDA GENERAZIONE.
Ho quindi contattato direttamente la ORION interagendo direttamente con i responsabili commerciali affinchè fossero soddisfatte le mie tante domande:
A tutte le mie domande è stato risposto positivamente, meno per l'ultima con nessuna "cavia" che lo abbia utilizzato a tale scopo.
Indagando ulteriormente ho notato come nella pagina della ORION fossero presenti alcune foto DEEPSKY scattate con una CANON ad una nebulosa. Tra le tante informazioni in descrizione mi ha colpito una dicitura: "40x8sec"
Ho quindi pensato che questo indizio unito alla puntiformità stellare della ripresa potesse essere un buon segnale di un tracking veramente buono. Altresì, se vi fosse stata anche una piccola traslazione, non si sarebbero potute ottenere immagini di quel livello.
Ho voluto informarmi ulteriormente ed ho contattato direttamente un proprietario di un 16 pollici Orion, Alessandro Schillaci, il quale si è dimostrato estremamente disponibile a rispondere a tutte le mie domande decantandomi ancora una volta questo strumento.
Questo quindi mi poneva un limite di utilizzo, poichè il tempo che si perde a continuare a dare correzioni si traduce in una qualità inferiore dell'immagine.
Ho quindi appreso come la ORION (e successivamente anche la Skywatcher ma questo è passato quasi inosservato) abbiano optato verso motori decisamente più importanti provvisti di frizioni esterne come nella serie CELESTRON CPC. Questi motori li chiameremo di SECONDA GENERAZIONE.
Ho quindi contattato direttamente la ORION interagendo direttamente con i responsabili commerciali affinchè fossero soddisfatte le mie tante domande:
- il tracking è buono ad alte focali?
- il goto è abbastanza preciso?
- le vibrazioni sono presenti? Se si, di che entità?
- è' stato provato in alta risoluzione?
A tutte le mie domande è stato risposto positivamente, meno per l'ultima con nessuna "cavia" che lo abbia utilizzato a tale scopo.
Indagando ulteriormente ho notato come nella pagina della ORION fossero presenti alcune foto DEEPSKY scattate con una CANON ad una nebulosa. Tra le tante informazioni in descrizione mi ha colpito una dicitura: "40x8sec"
Ho quindi pensato che questo indizio unito alla puntiformità stellare della ripresa potesse essere un buon segnale di un tracking veramente buono. Altresì, se vi fosse stata anche una piccola traslazione, non si sarebbero potute ottenere immagini di quel livello.
Ho voluto informarmi ulteriormente ed ho contattato direttamente un proprietario di un 16 pollici Orion, Alessandro Schillaci, il quale si è dimostrato estremamente disponibile a rispondere a tutte le mie domande decantandomi ancora una volta questo strumento.
LA PROVA SUL CAMPO
La prima luce è avvenuta a MAGGIO 2015 riprendendo l'opposizione di Saturno. Dopo qualche settimana di test e prove questi sono stati i risultati:
Si consideri che i primi mesi di utilizzo sono stati mesi di "TEST" per quanto riguarda questa configurazione nuova. E' comunque visibile sia la DIVISIONE DI ENCKE, sia l'ESAGONO POLARE.
Successivamente a questi test è stata la volta della LUNA:
Le prime prove sono risultate quindi entrambe positive, il tracking si è comportato bene, consentendomi riprese a diverse focali.
Anche il GOTO si è comportato bene centrandomi sempre tutti gli oggetti quasi al centro del campo.
MA QUINDI I DIFETTI?
Beh più che difetti parlerei di conformità adeguate al prezzo di un prodotto commerciale: bisogna certamente sistemare alcune cose:
- - Il telescopio è arrivato di fabbrica con le frizioni troppo serrate
- - Nel mio caso ho dovuto sostituire il primario perchè avente un segno sul vetro nel lato posteriore (probabilmente un caso isolato)
- - Bisogna munire lo strumento di un adeguato sistema per il rafreddamento dello specchio: personalmente ho dotato il mio strumento di 3 ventole 12v che lavorano in estrazione rimuovendo (quando lavorano a basso regime) lo strato limite dello strumento grazie all'inserimento di un diaframma posto in prossimità dello specchio. Il fondo del telescopio è stato inoltre tappato per evitare il pescaggio di aria dal fondo da parte delle ventole.
- - Vibrazioni: Il telescopio ha dei tempi di assestamento pari a 2 secondi e mezzo. In ripresa bisogna ASSOLUTAMENTE munire lo strumento di un fuocheggiatore elettrico.
QUALITA' OTTICA
Lo specchio primario utilizzato per il '14 e per il '16 è uno specchio CONICO dichiarato "diffraction limited". Appartiene ad una nuova generazioni di specchi sorretti centralmente tramite un menisco e delle razze ricavate nella fusione. Se da un certo punto di vista questa soluzione evita tensionamenti ed astigmatismo, dall'altro lo specchio non si raffredda uniformemente variando di spessore tra cuore e circonferenza. Ho eseguito un test di RONCHI che mi ha mostrato una figura pulita con un accenno di rugosità tipica per uno specchio commerciale. La figura all'oculare in intra ed extra appare molto simile con anelli ben distinguibili e una totale assenza di astigmatismo con puntiformità stellare decisamente buona.
QUALITA' STRUTTURALE
Avendo un fulcro più piccolo rispetto a quello creato dalle mezzelune tipiche dei dobson il telescopio è soggetto a piccole vibrazioni ad alti ingrandimenti con tempi di assestamento dopo una spinta nell'ordine dei due secondi, due secondi e mezzo massimo. E' comunque un tempo tollerabile che in ripresa non sembra influire particolarmente. Il secondario è sorretto, a differenza del cugino Skywatcher da 4 aste completamente smontabili con innesto a vite. Per la trasportabilità questo è un punto decisamente a favore. Il fuocheggiatore di serie da 2'pollici con riduzione a 31.8 è munito di micrometrico.
FREQUENZA DI RIPRESA
Cosa intendo per "frequenza di ripresa"? Intendo il tempo dedicato alla ripresa dell'oggetto che varia da utilizzatore ad utilizzatore a seconda del luogo dove utilizza lo strumento, il tempo libero nel corso della giornata, se ha un osservatorio predisposto ecc.
Nel mio caso, non potendo tenere il telescopio montato all'interno dell'osservatorio a causa degli spazi ristretti mi vedo costretto a montare il telescopio OGNI VOLTA. Certamente questo inficia sicuramente sulla frequenza delle riprese (anche se il montaggio e l'allineamento dura non più di 10 minuti) dato che un telescopio già pronto può essere sfruttato sul planetario bypassando l'allineamento e attivando la funzione "sideral tracking". Questo influenza ovviemente anche la ripresa "spot" di un determinato evento: se precedentemente potevo aprire e chiudere l'osservatorio in un nanosecondo in questo caso non mi è concesso. Sicuramente avere il telescopio all'interno di un casottino in legno, già montato aiuterebbe allo scopo ma bisognerebbe munire lo strumento di un carrello.
Perchè allora ho scelto questa configurazione?
Per 2 motivi fondamentali:
1) Ero quantomai molto vicino al potere risolutivo limite del 30cm SC che avevo in precedenza. Il salto al 40cm in serate di buon seeing si nota.
2) Avevo desiderio di riprendere in considerazione il DEEPSKY visuale e il 30cm aveva nella focale e nel lento acclimatamento un grande punto debole. Un f4.5 mi ha aperto completamente un altro mondo nel profondo cielo.
Per questi due motivi ho scelto un telescopio che racchiudesse questi aspetti con i PRO e i CONTRO del caso, anche rinunciando alla comodità. Per adesso posso essere decisamente soddisfatto, se avrò altre critiche per quanto riguarda lo strumento in futuro aggiornerò questo articolo.
Vi ringrazio per la lettura