Eccoci qui. Siamo arrivati alla 2° parte della guida per i neofiti, quella che tratta una terminologia un po' più specifica. Alcune nozioni vengono usate molto poco dagli astrofili, ma sono importanti per capire determinati concetti (questi invece usati spesso) che sarebbe difficile comprendere senza sapere quei termini, oltre agli oggetti più lontani del nostro cielo e che sono generalmente un po' più difficili da trovare.
Cominciamo...
Parsec: é un'unità di distanza astronomica poco usata dagli astrofili, ma indispensabile per confrontare tra loro le varie stelle (si guardi la voce Magnitudine assoluta, qui sotto). Equivale a 3,26 anni luce.
Magnitudine assoluta: la magnitudine assoluta è un valore numerico decimale, positivo o negativo, ricavato algebricamente tramite una formula matematica, che indica la luminosità che avrebbe una determinata stella (o altro corpo che generi luce propria) alla distanza di 10 parsec. In questo modo è possibile confrontare la luminosità dei vari astri per definire se uno è più o meno luminoso rispetto ad un altro.
Nebulosa: è un ammasso interstellare di polveri, idrogeno e plasma e si forma generalmente quando la materia collassa su stessa (il cosiddetto fenomeno del "collasso interstellare"); tuttavia in altri casi si può formare dall'esplosione di una supernova, cioè quando una stella supergigante finisce la sua vita ed esplode liberando nello spazio una grande quantità di gas. Tipico esempio è la Nebulosa del Granchio, nata dall'esplosione della Supernova del 1054 (la foto a destra). Le nebulose si dividono tra quelle a emissione (tra cui le nebulose planetarie) e quelle
a riflessione (tra cui le nebulose proto-planetarie): qui sotto nella foto a sinistra vediamo la Nebulosa Elica, tipico esempio di nebulosa planetaria.
Cominciamo...
Parsec: é un'unità di distanza astronomica poco usata dagli astrofili, ma indispensabile per confrontare tra loro le varie stelle (si guardi la voce Magnitudine assoluta, qui sotto). Equivale a 3,26 anni luce.
Magnitudine assoluta: la magnitudine assoluta è un valore numerico decimale, positivo o negativo, ricavato algebricamente tramite una formula matematica, che indica la luminosità che avrebbe una determinata stella (o altro corpo che generi luce propria) alla distanza di 10 parsec. In questo modo è possibile confrontare la luminosità dei vari astri per definire se uno è più o meno luminoso rispetto ad un altro.
Nebulosa: è un ammasso interstellare di polveri, idrogeno e plasma e si forma generalmente quando la materia collassa su stessa (il cosiddetto fenomeno del "collasso interstellare"); tuttavia in altri casi si può formare dall'esplosione di una supernova, cioè quando una stella supergigante finisce la sua vita ed esplode liberando nello spazio una grande quantità di gas. Tipico esempio è la Nebulosa del Granchio, nata dall'esplosione della Supernova del 1054 (la foto a destra). Le nebulose si dividono tra quelle a emissione (tra cui le nebulose planetarie) e quelle
a riflessione (tra cui le nebulose proto-planetarie): qui sotto nella foto a sinistra vediamo la Nebulosa Elica, tipico esempio di nebulosa planetaria.
Ammasso stellare: è un gruppo di stelle molto simili tra loro per età e composizione chimica che orbita attorno al centro della galassia di cui fa parte. Ce ne sono di 2 tipi: globulare e aperto. Gli ammassi globulari sono sostanzialmente più estesi e raggruppano centinaia di milioni di stelle solitamente addensate al centro dell'ammasso, cosa che rende l'oggetto di forma approssimativamente sferica; l'ammasso aperto, invece, è composto da un numero molto inferiore di stelle, più giovani rispetto a quelle che formano un ammasso globulare, e ha una forma più eterogenea. Le immagini qui sotto mostrano 2 ammassi stellari: quella a sinistra ritrae NCG 2808, uno degli ammassi stellari più densi che si conoscano, mentre a destra troviamo le Pleiadi, l'ammasso aperto più noto e forse l'unico chiaramente visibile a occhio nudo
Galassia: è l'insieme di tutto ciò di cui avete letto finora. Stelle, pianeti, ammassi, nebulose sono tutti oggetti raggruppati in questi enormi agglomerati di materia che popolano l'universo. In quello visibile se ne contano circa 100 miliardi, variabili per dimensioni (dai 1000 fino ai 1000 parsec di diametro), per numero di stelle (da qualche decina di milioni fino a quasi mille miliardi) e per forma (a spirale o ellittiche). La più famosa, oltre a ovviamente alla Via Lattea che è quella in cui si trova il nostro Sistema Solare, è certamente quella di Andromeda, che è anche l'unica a essere visibile a occhio nudo nell'emisfero boreale (cioè il nostro) pur distando più di 2 milioni e mezzo di anni luce da noi. Nelle immagini seguenti potete vedere la galassia Maffei 1, la galassia ellittica più vicina alla Via Lattea (a sinistra) e la galassia di Andromeda, tipico esempio di galassia a spirale.