L'astrofilo divulgatore: una piacevole realtà
di Andrea Vanoni
E' un "universo" splendido ma allo stesso tempo di nicchia quello dell'appassionato di Astronomia. Un Universo fatto di osservazioni, fotografie, letture, studi, ore passate senza dormire e talvolta di diffusione del sapere.
Il Gruppo Astrofili Mozzecane nasce una mattina, tra le tiepidi luci dell'alba: è il 6 giugno 2012, il Sole si alza tra le nuvole proprio dietro al Monte Baldo e assieme a lui, quasi a sortire un'unione platonica, la bella Venere che sta transitando lentamente sul suo globo. Siamo in tre ad aspettare questo evento, più qualche curioso che avrà sentito parlare di questo evento nei minuti finali di qualche telegiornale che ha dato più spazio al matrimonio di Clooney o chi che sia. Siamo tutti in silenzio, ad osservare questo spettacolo della natura, impietriti di fronte a tanta magnificenza.
Terminato l'evento, Luca mi fa una proposta: "Andrea ti piacerebbe se fondassimo un gruppo astrofili, portando la nostra piccola conoscenza a tutti?". Progetto sicuramente ambizioso ma affascinante...l'entusiasmo ci porta a fondare il gruppo nel giro di poche ore.
Il Gruppo Astrofili Mozzecane nasce una mattina, tra le tiepidi luci dell'alba: è il 6 giugno 2012, il Sole si alza tra le nuvole proprio dietro al Monte Baldo e assieme a lui, quasi a sortire un'unione platonica, la bella Venere che sta transitando lentamente sul suo globo. Siamo in tre ad aspettare questo evento, più qualche curioso che avrà sentito parlare di questo evento nei minuti finali di qualche telegiornale che ha dato più spazio al matrimonio di Clooney o chi che sia. Siamo tutti in silenzio, ad osservare questo spettacolo della natura, impietriti di fronte a tanta magnificenza.
Terminato l'evento, Luca mi fa una proposta: "Andrea ti piacerebbe se fondassimo un gruppo astrofili, portando la nostra piccola conoscenza a tutti?". Progetto sicuramente ambizioso ma affascinante...l'entusiasmo ci porta a fondare il gruppo nel giro di poche ore.
Ben presto oltre ad alcuni appassionati che si uniscono al gruppo iniziano le prime serate per le comunità, per i paesi limitrofi e per le associazioni.
Iniziano ad arrivare le prime soddisfazioni.
Le persone sono decisamente entusiaste, guardano con piacere dentro ai "cannocchiali": iniziano a farsi delle domande, iniziano a trovare risposte a queste ultime, ad osservare per la prima volta la bella LUNA e il signore degli anelli "SATURNO".
"Ma avete messo una fotografia davanti?" - simpaticamente ci chiede un signore.
La gente ha sete di conoscenza: molto spesso la divulgazione ci permette di esaudire desideri e domande che molto probabilmente alcuni di questi tengono in serbo da quando erano molto piccoli. Ecco allora che riusciamo non solo a raggiungere lo scopo primario, ossia quello di coinvolgere ma anche di disegnare un piccolo momento di "riflessione" che consente di aprirsi completamente all'universo sopra di noi.
Iniziano ad arrivare le prime soddisfazioni.
Le persone sono decisamente entusiaste, guardano con piacere dentro ai "cannocchiali": iniziano a farsi delle domande, iniziano a trovare risposte a queste ultime, ad osservare per la prima volta la bella LUNA e il signore degli anelli "SATURNO".
"Ma avete messo una fotografia davanti?" - simpaticamente ci chiede un signore.
La gente ha sete di conoscenza: molto spesso la divulgazione ci permette di esaudire desideri e domande che molto probabilmente alcuni di questi tengono in serbo da quando erano molto piccoli. Ecco allora che riusciamo non solo a raggiungere lo scopo primario, ossia quello di coinvolgere ma anche di disegnare un piccolo momento di "riflessione" che consente di aprirsi completamente all'universo sopra di noi.
Che si possa vedere l'Astronomia come una perdita di tempo o meno, almeno una volta nella vita ognuno di noi ha alzato gli occhi al cielo e si è chiesto "cosa c'è laggiù?" - "siamo soli nell'universo"? Risposta non facile da dare, IMPOSSIBILE forse...ma teatro di piacevoli discussioni sia con il profano che con l'esperto.
Una cosa che mi ha colpito personalmente durante le serate divulgative è "l'abbattimento di tutte quelle barriere culturali e legate all'età" di fronte allo stupore che unisce tutti sotto un'unica bandiera. Viviamo in una società dove talvolta il razzismo, la malafede, lo sguardo di disprezzo e il litigio è al'ordine del giorno. Durante le serate mi sono spesso emozionato nel vedere bambini che aiutavano gli altri ad arrivare all'oculare perchè troppo bassi...culture differenti interagire cordialmente dimenticandosi per un istante dei pregiudizi e dei dissapori.
Di fronte alla magnificenza dell'universo non c'è cultura, religione, ideologia politica, malafede che possa penetrare e rompere questa magia. In quel momento siamo proiettati alle stelle, in quel momento andiamo oltre il nostro naso.
Fare divulgazione, come fare cultura in generale ci apre non solo all'universo ma anche al mondo stesso, ci permette di entrare maggiormente in contatto con le persone, interagire con loro, trasmettere un "dono" che come è stato dato a noi, è giusto che venga tramandato, un po' come facevano i nostri avi.
Il sorriso dei bambini, lo stupore di una persona anziana che vede per la prima volta dal vivo quella debole macchiolina che non è altro che una galassia distante milioni di anni luce, la commozione di una madre che comprende come oltre a noi ci sia questo universo talmente vasto da perdersi al solo immaginarlo. Questo è il nostro lavoro, fatto di fatiche, di braccia forti per portare i nostri telescopi ma anche di tantissime soddisfazioni.
Respiriamo 20 volte quindi e cerchiamo di portare pazienza quando un bambino si aggrappa all'oculare o quando un genitore ci urta non volendo la gamba del telescopio e spieghiamogli con cortesia come funziona. I primi semplicemente sono pasticcioni, i secondi talvolta ancora di più :)
Ringrazio tutto il mio Gruppo Astrofili Mozzecane per i meravigliosi anni passati insieme e per quelli che verranno.....e auguro a tutti i gruppi impegnati nella divulgazione un futuro radioso costellato di soddisfazioni e di tanta passione.
"Guardate le stelle e non i vostri piedi. Provate a dare un senso a ciò che vedete, e chiedervi perché l’universo esiste. Siate curiosi"
(Stephen Hawking)
Andrea Vanoni
FOTO: Enrique Ramos